Il mio approccio alle tematiche della sofferenza psichica e del benessere è in accordo con la prospettiva psicoanalitica, che mi ha formato e continua a formarmi come persona e come professionista. 

La psicoanalisi permette una terapia capace di tenere conto dell’unicità di ognuno, riguardo sia alle forme della sofferenza psicologica, sia ai percorsi di crescita e cambiamento che portano al benessere. 

L’obiettivo fondamentale è accogliere e comprendere la persona nella sua interezza e complessità, sia per quello che viene detto a livello esplicito e razionale, sia per tutto quello che c’è di più profondo.

L’indirizzo psicoanalitico che seguo è quello interpersonalista. L’idea di fondo è che il Sé - ovvero la persona nella sua totalità che comprende sia ciò che viene manifestato apertamente sia ciò che viene nascosto e perfino negato - si formi e si sviluppi in funzione di tutte quelle relazioni significative che a partire dalla nascita si succedono per tutto il corso della vita. La relazione interpersonale è il contesto entro cui il Sé esprime e realizza tutte le sue potenzialità, come pure ciò che contribuisce a modellarlo, a volte in maniera desiderabile, altre volte in maniera tale da limitarlo e stravolgerlo, fino a determinare una condizione di disagio e sofferenza. 

La finalità del lavoro psicologico che conduco, in situazioni individuali e di gruppo, è aiutare la persona ad acquisire una posizione di forza su ciò che blocca e limita lo sviluppo del Sé e della Relazione. Il cambiamento terapeutico si realizza nell’ambito della costruzione di una relazione significativa con lo psicoterapeuta, che permetta di sperimentare nuovi sensi del Sé e del rapporto con l’Altro. Per questa ragione nel corso delle sedute è essenziale la costruzione di uno spazio intersoggettivo, di un clima emotivo positivo ed empatico, tale da porre in relazione il mondo soggettivo del paziente con quello dello psicoterapeuta.

La psicoterapia analitica, pur ponendo grande attenzione al trattamento dei sintomi tipici dei diversi quadri psicopatologici, si pone anche il più ampio obiettivo di promuovere lo sviluppo della persona nella sua interezza, attivando un processo di ristrutturazione delle dinamiche profonde responsabili di quegli specifici sintomi, che altrimenti rischiano di ripresentarsi anche in altra forma. Lo sviluppo della persona include la capacità di vivere relazioni più soddisfacenti, di fare un uso effettivo del proprio talento, di mantenere un senso realistico della propria autostima, di tollerare un’ampia gamma di affetti, di raggiungere una maggiore soddisfazione nell’intimità relazionale e nella sessualità, di comprendere sé stessi e gli altri nelle sfumature e in modo più sofisticato, di fronteggiare i cambiamenti della vita con maggiore libertà e flessibilità.

Il lavoro terapeutico che svolgo si applica ad un’amplia serie di disturbi, tra cui:

• Difficolta relazionali e familiari
• Transizioni e crisi: autorealizzazione e orientamento personale, crisi adolescenziale, autostima, crisi esistenziale
• Elaborazione di eventi traumatici
• Elaborazione del lutto
• Disturbi dell’umore: depressione e disturbo bipolare
• Ansia: ansia generalizzata, attacco di panico, stress, fobia specifica, fobia sociale, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo post traumatico da stress
• Disturbi Somatici
• Problemi Sessuali
• Disturbi di Personalità: borderline, narcisismo, quadri di dipendenza, aggressività, atteggiamenti antisociali, paranoia, difficoltà di rapportarsi agli altri nelle situazioni pubbliche e intime

Mi sono laureata in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione nel 2011 presso l’Università di Firenze. L’interesse per le fasi iniziali e più delicate dello sviluppo psichico, costituite dall’infanzia e dall’adolescenza, è in sinergia con una concezione della vita psichica, intesa come un processo dinamico che perdura per tutta la vita ma che si radica nelle sue fasi iniziali. Ho discusso una tesi sul tatuaggio in soggetti in cura presso un Ser.D fiorentino, avvicinandomi così ai temi della dipendenza, delle body modification e dell’uso del corpo come canale espressivo. Temi che ho poi approfondito nel tirocinio post-laurea, che ho svolto nel carcere di Sollicciano.

Dal 2013 sono iscritta all’Albo degli Psicologi della Toscana (n. 6734).
Nel 2018 mi sono specializzata all’Istituto di Psicoterapia Analitica H.S. Sullivan di Firenze con una tesi sull’Intersoggettività Primaria e il Sé Nucleare nell’infanzia.
Dal 2014 al 2020 ho collaborato come psicologa con l’Asl 10 di Firenze svolgendo: colloqui clinici con bambini, adolescenti e adulti; attività psicodiagnostica; valutazioni cliniche e indagini socio-familiari per situazioni segnalate dal Tribunale.
Dal 2019 sono socio e psicoterapeuta in training presso la Società Italiana di Psicoanalisi e Psicoterapia Sándor Ferenczi (SIPeP-SF).
Dal 2019 sono membro del ISFN (International Sándor Ferenczi Network).
Dal 2014 svolgo la libera professione nel mio studio a Firenze, prima come psicologa e poi come psicoterapeuta.

TASSI F., BLOISE R. (2011). Vite spezzate e corpi segnati: il tatuaggio nell’esperienza del lutto. Nuove Arti Terapie, 13, 11-13

TASSI F., BLOISE R. (2011). Il counseling nella scelta del tatuaggio. Nuovi Orizzonti, 6, 3-9.